La Fontana di Trevi è una delle opere più celebri di Roma, un capolavoro dell’arte barocca che combina elementi architettonici, scultorei e naturali in un’unica composizione spettacolare. Per comprenderne appieno l’importanza, è utile approfondire alcuni aspetti legati alla sua storia, simbolismo, tecniche costruttive e restauro.
Indice dei contenuti
Storia della Fontana di Trevi
L’origine romana: l’acquedotto Aqua Virgo
- La Fontana di Trevi è legata all’Acquedotto Aqua Virgo, costruito nel 19 a.C. per portare acqua pura a Roma.
- L’acquedotto fu voluto da Agrippa, generale e genero dell’imperatore Augusto, per rifornire le terme e le fontane della città.
- Il nome “Aqua Virgo” deriva da una leggenda secondo cui una giovane vergine avrebbe indicato ai soldati romani la sorgente dell’acqua.
Dal Medioevo al Rinascimento
- Nel Medioevo, la fontana si ridusse a una semplice vasca.
- Papa Niccolò V (XV secolo) avviò una ristrutturazione, dando una prima forma monumentale alla fontana.
- Tuttavia, solo nel XVIII secolo la fontana divenne il capolavoro che conosciamo oggi.
Il progetto e la costruzione barocca
- Papa Clemente XII bandì un concorso nel 1730 per costruire una nuova fontana.
- Il vincitore fu Nicola Salvi, che iniziò i lavori nel 1732.
- Dopo la morte di Salvi nel 1751, l’opera fu completata nel 1762 da Giuseppe Pannini.
Architettura e simbolismo della Fontana di Trevi
La Fontana di Trevi non è solo una fontana, ma una complessa opera scenografica che rappresenta il rapporto tra l’uomo e l’acqua. Ogni elemento ha un significato simbolico.
La struttura architettonica
- La fontana è alta 26 metri e larga 49 metri, ed è addossata al Palazzo Poli.
- L’architettura integra elementi classici e barocchi, con un grande arco centrale ispirato agli archi di trionfo romani.
Elementi principali
- Statua di Oceano (o Nettuno)
- Si trova al centro della fontana, su un carro a conchiglia trainato da due cavalli marini.
- Rappresenta la forza e la maestosità dell’acqua, un elemento essenziale per la vita e per la potenza di Roma.
- La sua posizione richiama le statue degli imperatori romani.
- I cavalli marini e i tritoni
- Simboleggiano il doppio volto del mare:
- Un cavallo è agitato, simbolo del mare in tempesta.
- Un cavallo è calmo, simbolo del mare tranquillo.
- I tritoni guidano i cavalli, simboleggiando il controllo dell’uomo sulla natura.
- Simboleggiano il doppio volto del mare:
- Le due statue laterali
- A sinistra: la Salubrità, con un serpente accanto, simboleggia l’acqua benefica.
- A destra: l’Abbondanza, con una cornucopia, rappresenta la ricchezza che l’acqua porta.
- I bassorilievi superiori
- Rappresentano la storia della scoperta della sorgente dell’Aqua Virgo.
- Uno mostra Agrippa che approva la costruzione dell’acquedotto.
- Un altro raffigura la vergine che indica la fonte d’acqua ai soldati romani.
- La decorazione superiore e lo stemma papale
- La sommità della fontana è decorata con lo stemma di Clemente XII, il papa che commissionò l’opera.
- È sormontata da quattro statue, che rappresentano i doni della natura: frutti, cereali, erbe e fiori.
Tecniche costruttive e materiali
La Fontana di Trevi fu realizzata con una combinazione di materiali pregiati:
- Travertino: una pietra calcarea chiara tipica dell’area romana, usata per la struttura principale.
- Marmo di Carrara: utilizzato per le statue e i dettagli decorativi.
- Stucco e laterizio: materiali secondari impiegati per le rifiniture e le parti meno esposte.
La fontana sfrutta un sistema idraulico naturale, alimentato ancora oggi dall’Aqua Virgo. L’acqua scorre senza bisogno di pompe artificiali, grazie alla pressione esercitata dall’acquedotto.
Il restauro e la conservazione
Essendo un’opera esposta agli agenti atmosferici e all’inquinamento, la Fontana di Trevi ha subito diversi restauri nel corso dei secoli.
Principali interventi di restauro
- 1989-1991: pulizia e consolidamento delle strutture.
- 2014-2015: restauro finanziato dal marchio di moda Fendi, che ha investito 2,2 milioni di euro per la pulizia della fontana e il miglioramento dell’illuminazione.
Oggi, il monitoraggio continuo e il sistema di filtraggio dell’acqua permettono di mantenere la fontana in ottime condizioni.
Il significato culturale e la leggenda della monetina
La Fontana di Trevi non è solo un’opera d’arte, ma anche un luogo carico di significati e leggende.
La tradizione del lancio della monetina
- Lanciare una moneta con la mano destra dietro la spalla sinistra significa tornare a Roma.
- Se si lanciano due monete, si troverà l’amore.
- Tre monete significano un matrimonio imminente.
Ogni anno vengono raccolti circa 1,5 milioni di euro, donati alla Caritas per aiutare i bisognosi.
La Fontana di Trevi nel cinema
La fontana è stata protagonista di molti film famosi:
- La Dolce Vita (1960) di Federico Fellini, con la famosa scena in cui Anita Ekberg si immerge nella fontana.
- Vacanze Romane (1953) con Audrey Hepburn.
- Angeli e Demoni (2009), tratto dal romanzo di Dan Brown.
Curiosità sulla Fontana di Trevi
- Nome “Trevi”: deriva da “Tre Vie”, perché la fontana sorge all’incrocio di tre strade.
- La fontana era originariamente diversa: il progetto di Nicola Salvi fu modificato dopo la sua morte.
- Non si può entrare nella fontana! Nel 2018 una turista fu multata per aver tentato di nuotare nella fontana, come nel film La Dolce Vita.
- Un meccanismo segreto: esiste un condotto nascosto che consente di svuotare la fontana per la pulizia.
Conclusione
La Fontana di Trevi è molto più di una semplice fontana: è un’opera d’arte, un simbolo di Roma e un luogo di forte impatto emotivo e culturale. Dalla sua costruzione nel XVIII secolo fino ai giorni nostri, ha affascinato milioni di persone, diventando una delle attrazioni turistiche più amate al mondo. Se visiti Roma, non dimenticare di lanciare una monetina e fare un desiderio!
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