Giovanna d'Arco

Giovanna d’Arco (1412-1431), conosciuta anche come la Pulzella d’Orléans, è una delle figure più leggendarie della storia europea. Giovanna fu una giovane contadina che, guidata da una visione divina, riuscì a condurre l’esercito francese verso importanti vittorie contro gli inglesi durante la Guerra dei Cent’anni. Nonostante la sua breve vita, Giovanna d’Arco divenne un’icona di fede, coraggio e patriottismo, e fu canonizzata come santa nel 1920.

Le origini di Giovanna d’Arco

Giovanna nacque il 6 gennaio 1412 a Domrémy, un piccolo villaggio nella Lorena, in Francia. Proveniva da una famiglia contadina e visse un’infanzia semplice. All’epoca, la Francia era devastata dalla Guerra dei Cent’anni, un lungo conflitto tra i regni di Francia e Inghilterra, che combattevano per il controllo della corona francese.

A partire dall’età di 13 anni, Giovanna cominciò a raccontare di aver avuto visioni divine. Afferma di aver visto e sentito santi e angeli, tra cui San Michele, Santa Caterina e Santa Margherita, che le dissero che Dio aveva scelto lei per liberare la Francia dagli inglesi e per incoronare Carlo, il futuro Carlo VII, come re legittimo di Francia.

La missione di Giovanna d’Arco

Guidata dalle sue visioni, nel 1429, Giovanna si presentò alla corte di Carlo a Chinon, chiedendo di essere inviata al comando dell’esercito francese per liberare la città di Orléans, assediata dagli inglesi. Nonostante lo scetticismo iniziale, Carlo le affidò un piccolo esercito e le permise di unirsi alla battaglia.

La liberazione di Orléans

Sotto la guida di Giovanna, le forze francesi ottennero una vittoria decisiva contro gli inglesi ad Orléans nel maggio del 1429. Questa vittoria segnò una svolta importante nella guerra e rafforzò la legittimità di Carlo come futuro re di Francia.

L’incoronazione di Carlo VII

Dopo la liberazione di Orléans, Giovanna d’Arco convinse Carlo a recarsi a Reims, città tradizionale per l’incoronazione dei re francesi. Il 17 luglio 1429, Carlo fu incoronato re di Francia con il nome di Carlo VII, grazie anche all’aiuto di Giovanna, che divenne l’eroina della nazione.

La cattura e il processo

Nonostante i successi, la fortuna di Giovanna cambiò rapidamente. Nel 1430, durante un assedio a Compiègne, Giovanna fu catturata dai Borgognoni, alleati degli inglesi, e venduta ai suoi nemici.

Giovanna fu portata a Rouen, dove fu sottoposta a un processo per eresia. Il processo fu condotto sotto la supervisione delle autorità inglesi, che vedevano in lei una minaccia per il loro dominio in Francia. Accusata di eresia, stregoneria e di travestirsi da uomo (poiché portava un’armatura maschile durante la guerra), Giovanna fu condannata a morte.

Il rogo di Giovanna d’Arco

Il 30 maggio 1431, a soli 19 anni, Giovanna d’Arco fu bruciata viva sulla piazza del mercato di Rouen. Morì proclamando la sua innocenza e la sua fede in Dio. La sua morte scosse profondamente la Francia e la sua reputazione crebbe nei decenni successivi.

La riabilitazione e la canonizzazione

Nel 1456, venticinque anni dopo la sua morte, fu aperto un processo di riabilitazione su richiesta di Carlo VII. Il nuovo processo dichiarò che il precedente era stato ingiusto e che Giovanna era innocente.

Nel 1920, Giovanna d’Arco fu canonizzata come santa dalla Chiesa cattolica, e oggi è una delle patrone di Francia. La sua figura è venerata come simbolo di coraggio, fede e devozione patriottica.

L’eredità di Giovanna d’Arco

Giovanna d’Arco è diventata un’icona della cultura popolare e un simbolo di resistenza e patriottismo. È stata ritratta in numerosi dipinti, opere letterarie, film e opere teatrali. La sua vita, sebbene breve, ha avuto un impatto duraturo nella storia della Francia e del mondo.

Giovanna incarna i valori di coraggio e determinazione, dimostrando che, anche in circostanze difficili, una persona può fare la differenza. Il suo esempio ha ispirato movimenti di libertà e resistenza in tutto il mondo.

Curiosità su Giovanna d’Arco

  • Durante il processo, Giovanna dimostrò una sorprendente conoscenza teologica, nonostante la sua giovane età e il fatto che fosse analfabeta.
  • Il giorno della sua esecuzione, Giovanna chiese un crocifisso che tenne stretto fino alla fine. Dopo la sua morte, i testimoni riferirono che molti presenti si pentirono di aver partecipato alla sua condanna.
  • Ogni anno, il 30 maggio, la Francia commemora la sua morte con cerimonie e manifestazioni in suo onore.

Conclusione

Giovanna d’Arco è una delle figure più straordinarie della storia. La sua fede incrollabile, il suo coraggio in battaglia e il suo spirito di sacrificio hanno fatto di lei un’eroina nazionale e un simbolo di resistenza. La sua vita e il suo martirio continuano a ispirare persone in tutto il mondo, e la sua storia ci ricorda l’importanza di lottare per ciò in cui si crede, anche di fronte a grandi avversità.

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