Museo Tattile Varese: una straordinaria esperienza culturale

Oggi vi porteremo alla scoperta di uno dei musei più interessanti e innovativi in Europa: il Museo Tattile Varese. Se siete appassionati di arte, cultura e scoperte emozionanti, questo è l’articolo che fa per voi. In questo pezzo, approfondiremo il concetto di museo tattile, il suo valore e importanza in ambito culturale e, soprattutto, avremo la fortuna di conoscere meglio il Museo Tattile Varese grazie ad un’intervista con la direttrice del museo, che ci illustrerà la storia, la filosofia e le attività di questa struttura così speciale. Preparatevi a scoprire il patrimonio culturale in un modo nuovo ed emozionante!

Cos’è un museo tattile

Un Museo Tattile è un luogo speciale che permette ai visitatori di sperimentare l’arte e la cultura attraverso il senso del tatto. In un museo tattile, infatti, è possibile toccare le opere esposte e scoprirne i dettagli attraverso la percezione tattile.
Questo tipo di museo è particolarmente importante per le persone con disabilità visive, ma può essere apprezzato anche dai visitatori che non hanno problemi di vista. Grazie alla possibilità di toccare le opere, infatti, il museo tattile permette di entrare in contatto diretto con l’arte e la cultura, stimolando la creatività e l’immaginazione.
In un museo tattile è possibile toccare repliche di sculture, quadri in rilievo, mappe, manufatti storici e oggetti d’arte. Grazie alle guide specializzate che accompagnano i visitatori, è possibile conoscere la storia e le caratteristiche delle opere esposte, scoprendo così curiosità e dettagli che altrimenti sarebbero sfuggiti.
Il museo tattile è un luogo ideale per i bambini della scuola primaria e secondaria, che possono imparare divertendosi e scoprire nuovi mondi attraverso il senso del tatto. Inoltre, la visita al museo tattile può essere un’esperienza molto formativa, che permette ai giovani di sviluppare la sensibilità estetica, la conoscenza dell’arte e della cultura e il rispetto per la diversità.
E’ una sorta di “luogo magico” e speciale che permette di sperimentare l’arte e la cultura attraverso il senso del tatto. La visita al museo tattile può essere un’esperienza unica e formativa per i ragazzi, che possono così scoprire nuovi mondi e sviluppare la loro sensibilità estetica e culturale.

Il Museo Tattile Varese

Per approfondire la conoscenza di questo tipo di museo, abbiamo avuto modo di visitare il Museo Tattile Varese e di scambiare due parole con la direttrice, Livia Cornaggia.

Il Museo Tattile Varese è un luogo straordinario dove i visitatori possono toccare e esplorare modelli tattili di monumenti, architetture, paesaggi, mappe tattili e siti archeologici. Il museo è un esempio unico in Europa, in quanto è dedicato esclusivamente alla fruizione di modelli tattili, che possono essere apprezzati da vedenti e non vedenti. Il museo offre un’esperienza unica ai visitatori, con la possibilità di effettuare la visita bendati, sperimentando così la conoscenza tattile nella sua forma più essenziale e scoprendo come essa possa essere un’emozione “per tutti”. Il Museo Tattile Varese ha visto una significativa crescita nel numero di visitatori nel corso dei suoi primi dieci anni di attività, attirando circa 5500 persone all’anno e offrendo laboratori didattici a circa 1500 bambini all’anno. La disponibilità dei modelli tattili per le scuole offre un’opportunità didattica straordinaria per mostrare agli studenti una serie di beni culturali in una forma più “comprensibile” e “leggera” rispetto al tradizionale libro di testo, consentendo di raggiungere risultati didattici e di coinvolgimento dei giovani assolutamente straordinari.

Intervista alla direttrice del Museo Tattile Varese

Abbiamo raggiunto la direttrice del museo, Livia Cornaggia, alla quale abbiamo posto alcune domande.

D. Come è nata l’idea di creare un museo tattile a Varese?

R. Vengo dal mondo del modellismo per l’architettura e avevo sempre pensato che i modelli potessero avere una funzione divulgativa e ‘didattica’ che andava oltre l’uso che tradizionalmente se ne fa. Poi un giorno davanti a Casa Battlo a Barcellona, mi è capitato di vedere un modello tattile della facciata di Gaudì e da lì è partito l’idea di dar vita ad un museo di modelli tattili in legno

D. Quali sono i principali obiettivi del Museo Tattile Varese?

R. Di rendere l’architettura, il paesaggio, l’archeologia e la storia dell’arte accessibili a tutti

D. Quali sono le difficoltà che si incontrano nella creazione e gestione di un museo tattile?

R. Quelle che incontra un qualsiasi museo privato in Italia: carenza di fondi che permettano di dar vita a tutti i progetti che si hanno in mente. Ovviamente poi gli anni appena trascorsi, per effetto della pandemia sono stati per tutti i musei un vero e proprio bagno di sangue, a maggior ragione se si pensa che il covid ha significato per molto tempo che il tatto diventasse un tabù. Il fatto di essere riusciti a rimanere in piedi anche durante questa tragedia devo dire che ci rende molto orgogliosi del lavoro che abbiamo fatto.

D. Come si è evoluto il museo nel corso degli anni dal punto di vista delle collezioni e delle attività proposte?

R. Si è evoluto aumentando progressivamente e costantemente il numero dei modelli in esposizione e sviluppando costantemente nuove installazioni e attività.

D. Qual è il ruolo della tecnologia nell’esperienza offerta dal museo?

R. Nessun ruolo. Il nostro è un museo propriamente ‘fisico’.

D. Come è stato recepito il museo dalla comunità locale e dal pubblico in generale?

R. Molto positivamente. Essendo per ora un esempio sostanzialmente unico viene un po’ vissuto come un fiore all’occhiello per la nostra città.

D. Quali sono i progetti futuri del museo?

R. Continuare ad allargare la proprio esposizione con nuovi modelli e con nuove attività proposte a tutte le tipologie di pubblico.

D. Quali sono le esperienze più significative o emozionanti che hai vissuto durante il tuo lavoro al Museo Tattile Varese?

R. Ce ne sono moltissime, ma una di quelle che mi è forse rimasta maggiormente impressa è avere creato all’inizio del primo lockdown, con la conseguente chiusura dei musei, l’hashtag #museichiusimuseiaperti che è stato utilizzato per mesi da tutte le realtà culturali di tutta italia e che in termini di numeri è diventato un vero e proprio fenomeno nell’ambito della comunicazione culturale, che è stato rilevato e studiato in tutta europa.

Altre iniziative del Museo Tattile Varese

Il Museo Tattile Varese ha collaborato con il Polo Museale della Sardegna e il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari per il progetto “Barumini”, che consisteva nell’ideazione e nella realizzazione di un modello tattile del sito archeologico Su Nuraxi di Barumini, il quale è stato esposto per otto mesi presso le sale del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, prima di rientrare a Varese. L’obiettivo finale del progetto era quello di promuovere la conoscenza dell’archeologia attraverso l’utilizzo dei modelli tattili, di diffondere la conoscenza del sito di Barumini ad un pubblico più ampio possibile, e soprattutto di creare un esempio di collaborazione culturale tra pubblico e privato.
In collaborazione con la Soprintendenza di Trento, il museo ha creato tre modelli tattili delle diverse tipologie di capanne palafitticole, ritrovate nel sito archeologico di Fiavè. Lo scopo del progetto era quello di rendere la conoscenza della cultura palafitticola accessibile a tutti, attraverso strumenti che facilitassero la comprensione con modalità rigorose dal punto di vista archeologico e accessibili dal punto di vista della fruizione.

Il Museo Tattile Varese crede che la tattilità sia uno strumento fondamentale per l’accesso alla cultura e alla conoscenza. Questa esperienza può essere applicata in diversi contesti, quindi il Museo organizza corsi di formazione per operatori sanitari, architetti, insegnanti, pedagogisti, designer e operatori turistici. Questi corsi sono di natura esperienziale e si concentrano sulla sensorialità, allo scopo di fornire strumenti concreti per creare una cultura inclusiva e accessibile a tutti. In questo modo, il Museo promuove la diffusione di una cultura allargata e consapevole.

Il Museo Tattile Varese è un esempio straordinario di inclusione culturale e sociale, che permette a tutti di avere accesso alla conoscenza tattile e all’arte in generale. Grazie alla sua offerta formativa e alla sua presenza sui social media, il museo riesce a raggiungere un vasto pubblico, che include non solo visitatori individuali ma anche studenti, operatori sanitari, architetti, designer e turisti. La disponibilità di modelli tattili di monumenti e siti archeologici consente inoltre di preservare e diffondere il patrimonio culturale in modo innovativo ed efficace.

Conclusioni

I musei tattili rappresentano un esempio concreto di come l’inclusione culturale possa essere realizzata attraverso la valorizzazione della tattilità come strumento di conoscenza. Grazie alla loro attività, i musei tattili hanno dimostrato come sia possibile rendere accessibile a tutti la cultura, anche a coloro che hanno difficoltà sensoriali o intellettive. L’approccio innovativo e inclusivo di questo tipo di museo rappresenta un esempio da seguire per altre realtà culturali e didattiche.

In questo contesto, il Museo Tattile Varese rappresenta una risorsa preziosa per la società e dobbiamo ringraziare la sua direttrice e il suo staff per aver reso possibile questa straordinaria esperienza culturale.

Ringraziamo la direttrice del Museo Tattile Varese, Livia Cornaggia, per il tempo che ci ha dedicato e per averci permesso di conoscere meglio questa realtà.

Visita il sito del Museo Tattile Varese o segui le loro pagine Instagram, Facebook e Twitter.

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